Cosa sappiamo del processo a Gesù? Le autorità giudaiche furono le uniche responsabili della morte di Gesù? Oppure è stato il governatore romano Ponzio Pilato a volere la sua morte secondo l’ordine vigente? Gesù è stato condannato perché ritenuto corruttore religioso o come ribelle politico? Oppure ha avuto un duplice processo e una duplice condanna: politica e religiosa? E Giuda è l’unico colpevole del tradimento?
Lungo i secoli molti tentativi sono stati fatti per giungere ad una risposta certa, dal momento che i Vangeli non chiariscono tutti i problemi.
Non va poi assolutamente dimenticato che questo processo – in modo più o meno esplicito – continua ancora oggi.
Gesù di Nazareth, chiamato Cristo, che risonanza ha nelle nostre vite? Che posto ha la sua Parola? Spesso lo confondiamo con la Chiesa, le istituzioni; anziché rivolgere le giuste critiche alle istituzioni (la Chiesa - dimenticando che la Chiesa siamo tutti noi battezzati - le parrocchie, i preti…le ingerenze politiche…) e riportare Lui al centro del “campo da gioco”, noi molto più semplicemente eliminiamo Lui.
Insomma, cosa pensano oggi gli uomini e le donne del nostro tempo di Gesù di Nazareth? In particolare, cosa dicono i giovani di Gesù di Nazareth detto Cristo? In termini più o meno espliciti, spesso risuona questa risposta: Persona non-pertinente! Il Cristo dei nostri giorni è persona afona, cioè muta, non dice più niente. Cristo non parla più? La Parola registrata nella Bibbia non parla più? Perché? Colpa di chi? Non parla o non siamo più capaci di ascoltare?
Queste domande, più volte risuonate negli incontri con i nostri giovani, ci hanno portato ad una conclusione forse un po’ azzardata: Perché non proviamo noi a fare, oggi, un processo a Gesù? Siamo partiti per questa avventura. Una fatica collettiva, ma condivisa dai nostri giovani e dai nostri ragazzi, dai nostri animatori, dagli amici dell’ANSPI… Ciascuno la sua parte: scenografie, testi, video, brani evangelici… L’oggi dei Vangeli e l’oggi di Parma si incontrano per un racconto vivo, palpitante… presuntuoso?... all’unico scopo di vedere come dei giovani cercano di riportare Gesù al centro del campo da gioco. Questo cercheremo di narrare a tutti coloro che verranno sabato 26 maggio, alle ore 21, al Buon Pastore. Ci permettiamo di invitarvi, anche per dire ai nostri ragazzi che non pensiamo a loro solo quando la cronaca li mette in prima pagina per episodi di bullismo, di droga, di alcool…A volte, poi, chi frequenta ambienti parrocchiali è visto quasi con commiserazione… Se saremo in tanti, invece, faremo comprendere a loro che li guardiamo con ammirazione, che si può essere giovane, moderno, sti,ato e considerato anche se non “omologato”!!!
Come apparirà chiaramente alla fine, l’ispirazione è venuta da un fatto vero a cui ha assistito chi ha collaborato alla stesura dei testi.