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Il Giornalino

Tutti i giornalini dell'unità pastorale

Un tardo pomeriggio di questa afosa estate, sono sceso in giardino alla ricerca di un po’ di fresco e per meditare il Salmo 34 (33) della domenica successiva: «chi è l’uomo che desidera la vita e ama i giorni in cui vedere il bene?». ... Ma la mia meditazione è diventata subito ostaggio di una scena vista mille altre volte. Un bimbo sull’altalena, una mamma che lo tiene in movimento più con il sorriso che una leggera pressione della mano. Il bimbo è molto felice: in alto, poi in basso, poi ancora in alto poi in basso, esattamente come la vita, un continuo movimento tra alti e bassi. Ma, se a prima vista si nota poco in quanto generalmente meno appariscente, quello che conta di più è che quell’ altalena è saldamente trattenuta in alto.

L’interrogativo del Salmo, in quel pomeriggio afoso, è risuonato in me come l’invito di una comunità lontana, pur sempre sorella, per ricordare che anche la nostra comunità continua, tra alti e bassi, amorosamente sostenuta dall’Alto. E noi speriamo di essere quel bambino felice, desiderosi di giorni in cui vedere il bene, fiduciosi che l’arrivo in Alto sarà il Bene pieno, l’ultimo dono di una Mano amorosa.

Questa immagine accompagna la non semplice ripresa del cammino della nostra Comunità. La Mano dall’Alto è la nostra speranza. Per questo ogni Ottavo Giorno noi, discepoli di Gesù di Nazareth, a nome di ogni uomo e ogni donna della terra, ci raccogliamo in Assemblea per celebrare la Pasqua Settimanale nell’ascolto della Parola che nutre la Speranza, nello spezzare e mangiare il Pane dell’Alleanza rinnovata.

È nostro compito fare in modo che questo momento – l’Assemblea riunita che celebra la Pasqua settimanale, fonte e culmine della Chiesa e di ogni comunità – ritorni al centro delle nostre vite. Nel riprendere il nostro cammino mai interrotto riteniamo opportuno ribadire alcuni nodi.

  • È nostro compito primario annunciare il Signore morto, risorto, vivente tra noi. In Lui noi possiamo intravedere la strada che Dio ha percorso per venire a cercarci e, di conseguenza, noi possiamo intravedere la strada per incontrare Dio. Gv 1,18: Dio, nessuno lo ha mai visto: il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno del Padre, è lui che lo ha rivelato.
  • Il primo annuncio è giunto a noi affidato a un libro – la Bibbia – scritto in linguaggi non sempre facili per noi e, di conseguenza, da capire; anche per questo le nostre comunità non sempre sono in grado di ripetere l’annuncio in un linguaggio comprensibile alle nuove generazioni. È molto avvertita l’esigenza di riprendere in mano la Parola, ascoltarla, studiarla. La Bibbia non deve essere patrimonio dei preti e di pochi addetti ai lavori, la sua destinazione è nelle mani, nella mente, nel cuore di tutto il popolo di Dio. Non ci sono età della vita in cui la Parola deve risuonare (i bambini, i ragazzi…) e altre età della vita in cui può anche non risuonare. Anzi, più gli anni e gli “alti e bassi” aumentano, più abbiamo bisogno di luce.
  • La Liturgia è il Luogo animato dalla Parola: proclamata, ascoltata, meditata, cantata, contemplata… coscienti che la Parola vera è il Risorto Vivente. Da tempo stiamo parlando di Assemblea Liturgica che non si può ridurre alla domanda “c’era gente a Messa?”. Mai dimenticare che la Celebrazione può iniziare solo quando l’Assemblea è riunita.
  • Dalla Parola Annunciata e Celebrata, alla Parola condivisa, anche con chi non era in Assemblea! La Caritas, segno di condivisione con chi ha fame, con chi è in difficoltà; l’Anspi, coordinatore di momenti vissuti insieme (tempo libero, gite, Campi, Grest, spazi comuni…); il servizio non facile di chi si prende cura della gestione economica.

È vero che tutti non possono/devono fare tutto; è comunque importante che ciascuno agisca in armonia con il resto della comunità. Per capirci:
il catechista è il primo referente per i suoi ragazzi, ma agisce a nome della comunità; così la Caritas, l’Anspi, chi si prende cura della gestione economica, chi anima cammini di coppia, chi anima la liturgia.

Anche se da anni stiamo camminando verso una Nuova Parrocchia – cui abbiamo dato il nome significativo di GESÙ DI NAZARETH – di fatto siamo solo agli inizi. Si avverte l’esigenza di condividere percorsi e cammini, l’urgenza di animatori (molto più che volontari!): per l’annuncio, la catechesi, la liturgia, la carità, il tempo libero. E, specialmente, la necessità di lavoro insieme dei singoli settori (li abbiamo chiamati “tavoli”).

Proponiamo gli appuntamenti da tener presente in questo inizio e non solo.
A tutti e a tutte, auguriamo buon cammino, sia quando siamo in alto, sia quando siamo in basso.

Don Nando
insieme con Don Ercole, Don David, Daniela e i coordinatori

Pentecoste 2024 (Apri la versione PDF)

In occasione della tradizionale Festa della Parrocchia Sant’Evasio - Buon Pastore, abbiamo pensato di offrire qualche spunto di riflessione su cosa significa formare l’Assemblea Liturgica ogni Ottavo Giorno (che non è un semplice “andare a Messa”).

Parrocchie in Festa
Sant’Evasio – Buon Pastore
26 maggio 2024

ore 11 al Buon Pastore: Anniversari di Nozze

ASSEMBLEA LITURGICA

Chi è?
Di Chi è segno?

DIRE CHIESA È DIRE ASSEMBLEA LITURGICA RIUNITA NEL GIORNO DEL SIGNORE.

L’ASSEMBLEA LITURGICA È IL SACRAMENTO, CIOÉ, IL SEGNO VISIBILE DELLA CHIESA.

L’Assemblea Liturgica, riunita Otto Giorni dopo, è formata dai battezzati che si riuniscono per celebrare il Signore Risorto Vivente Presente. Per il Battesimo infatti ciascuno e ciascuna di noi è Sacerdote con Cristo1.

CELEBRANTE: TUTTA L’ASSEMBLEA

PRESIDENTE: Il Vescovo/presbitero coordina, guida la preghiera e i gesti; il vero Presidente è Cristo Risorto!

LETTORI, ACCOLITI, MINISTRANTI: svolgono il servizio di animazione.

CORO: anima la celebrazione con canti appropriati al tempo liturgico.

GUIDA o ANIMATORE LITURGICO: Introduce alcuni momenti della celebrazione (inizio ed eventualmente letture, gesti) con brevi testi preparati per favorire la partecipazione, l’attenzione e il coinvolgimento di tutta l’assemblea.

Tutti insieme, poi, al termine della Celebrazione i Celebranti concretizzano la realtà del loro essere Chiesa fermandosi nel sagrato per salutarsi e comunicarsi con cordialità e partecipazione le vicende personali e familiari e a concordare le attività e le iniziative della comunità. I Celebranti, poi, sono coscienti che la Celebrazione del Risorto continua nella vita di ogni giorno: in famiglia, al lavoro, a scuola, nei rapporti sociali…

PASQUA 2024 (Apri la versione PDF)

Nelle nostre chiese, dal mercoledì delle Ceneri, è ben visibile un cartello:

Veglia Pasquale
Celebriamo l’Alleanza
30 Marzo 2024

Tutto l’Anno Liturgico parte e tende a questa solenne notte in cui la Chiesa celebra la Nuova ed Eterna Alleanza – tra Dio e l’uomo – portata a compimento in Gesù di Nazareth. Nella liturgia domenicale, la Chiesa celebra questa Alleanza ogni Ottavo Giorno. In tutta la Quaresima ci siamo sentiti invitati a questa Veglia: sia nel luogo dove celebriamo abitualmente sia in quello di una possibile vacanza.

È una Veglia ricca di segni e di simboli che culminano nella Celebrazione dell’Eucarestia come memoriale della Pasqua del Signore. Quattro sono i momenti:

  1. Rito d’ingresso o Lucernario: si accende il fuoco nuovo da cui accendiamo il Cero Pasquale, simbolo di Cristo Risorto che vince le tenebre del male e della morte. Dal Cero sono accese le nostre luci. Al seguito di Cristo entriamo nella chiesa immersa nel buio cantando Cristo Luce del mondo; si conclude nel solenne annuncio della Pasqua. Il primo segno, dunque, è il nostro essere immersi nella Notte; tutti siamo immersi nella Notte!
    La Pasqua vuol dire passaggio dalle tenebre alla luce, dal peccato al perdono. Significativo questo inizio: usciamo dal buio per entrare nella Luce, al seguito di Cristo Risorto, significato dal Cero Pasquale che cammina davanti a noi.
  2. Proclamazione della Parola, una lunga narrazione che parte dall’Inno creazionale per approdare all’annuncio del Risorto. Questo “raccontare” ci ricorda che la Liturgia Cristiana è profondamente umana, non solo perché ha come protagonisti uomini e donne in carne ed ossa, ma specialmente perché ha la sua origine in un Uomo, ci parla di eventi che riguardano l’uomo.
  3. Liturgia Battesimale: la benedizione sull’acqua battesimale e il rinnovamento delle promesse battesimali. La Pasqua, fin dall’antichità, è notte battesimale. Il Fonte battesimale è “tomba” e nello stesso tempo “grembo fecondo” di nuovi figli.
  4. Liturgia Eucaristica: è il culmine di tutta la Notte Pasquale. Spezzando il Pane e benedicendo il Calice in “sua memoria” noi celebriamo la Nuova ed Eterna Alleanza. Mangiando questo Pane (bevendo allo stesso Calice) noi accogliamo, aderiamo a questa alleanza con il Signore; per usare un linguaggio a noi familiare: “firmiamo” questa Alleanza.

Ottobre 2023: 30° anniversario della Dedicazione (Apri versione PDF)

30 anni fa, il 2 ottobre 1993, il Vescovo Mons. Cocchi presiedeva la solenne Liturgia per la Dedicazione della nuova chiesa del Buon Pastore. 8 anni prima, quando ho iniziato il mio servizio di presbitero, il territorio della Parrocchia disponeva di 4 centri di culto: Valera, via Mordacci (sede provvisoria), cappellina all’interno dell’asilo Marchi, cappellina (negozio) in via Minghetti. Da subito la Comunità ha espresso il bisogno e l’esigenza di un centro unico, anche in vista del futuro della Parrocchia. Il Consiglio Pastorale e il Consiglio per la Gestione economica, facendo propria la richiesta della Comunità, ha iniziato il lungo iter concluso, appunto, con la Dedicazione 30 anni fa.

La Casa di tutti tra le case

Nella veglia di giovedì 28 settembre prossimo, guidati dalla Parola, rifletteremo sul significato di una Casa comune tra le case. La nostra chiesa è come una tenda. Ricorda la tenda del Convegno costruita da Mosè nell’esodo verso la Terra della Promessa. Lì l’Assemblea dei discepoli di Cristo si raccoglie; lì viene proclamata la Parola che narra l’agire di Dio nella Storia; lì Dio rinnova la propria proposta all’uomo, la propria Alleanza resa definitiva nella Pasqua di Cristo. Noi, popolo in Esodo, in rendimento di grazie, lì noi celebriamo e accogliamo questo Dono ascoltando, spezzando e mangiando il Pane (e attingendo allo stesso Calice). Dopo ogni Rinnovamento di Alleanza, noi ripartiamo, pronti a fare di tutta la nostra vita un ringraziamento: nella quotidianità del lavoro, nelle difficoltà che il cammino comporta, nell’incontro con i fratelli e le sorelle che con noi e come noi camminano verso la stessa terra.
Lì, poi, ci riuniremo in rendimento di grazie in alcuni momenti particolari per Celebrare eventi fondamentali della nostra esistenza: ringraziare per il dono di una nuova vita nell’immersione Battesimale, oppure per celebrare la Pasqua definitiva quando un fratello o una sorella termina il proprio Esodo.

Complesso Parrocchiale

Accanto all’Aula grande, abbiamo costruito luoghi di incontro e di ascolto: magazzino Caritas per le famiglie bisognose, sede dell’Anspi con i locali per il tempo libero. In particolare luoghi dove la Parola viene letta e meditata. Noi siamo sempre molto preoccupati per le scadenze (Battesimi, Cresime…), ma mai, mai dobbiamo dimenticare che la fede nasce prima di tutto dall’ascolto della Parola, non dal celebrare i Sacramenti. Paolo, scrivendo ai cristiani di Roma, dice così: “La Fede viene dall’ascolto della Parola di Cristo” (Rm 10,17). Luca (10,26) registra un dialogo molto illuminante tra Gesù e un esperto della Scrittura. Chiede: “Maestro, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?”. Gesù risponde così: “Che cosa sta scritto nella Legge? Come leggi?”. Un Sacramento celebrato può ridursi a semplice rito se da parte di chi lo chiede non c’è la dovuta preparazione. Certo, il Sacramento è sempre un dono del Signore e non un merito; ma i doni vanno accolti altrimenti rimangono una scadenza… senza alcun effetto, importanza per la nostra vita.

Il cammino di fede è sempre un evento aperto. Il Battesimo ci ha chiamati ad essere Chiesa, discepoli di Cristo Gesù, imparando – guidati dalla Parola – a saper distinguere ciò che è fondamentale da ciò che è secondario, modificabile, migliorabile.

Sentiamo il dovere di ringraziare tutti e tutte coloro che per la Comunità condividono le loro energie, il loro tempo, la loro passione: sono una lunghissima schiera! Ringraziamo chi ha progettato, costruito, curato la nascita di tutto il “Buon Pastore”. Vogliamo ricordare con affetto chi ha svolto il proprio ministero tra noi. Vogliamo ricordare e affidare al Signore chi ha già raggiunto la Pienezza: siamo sicuri che continuano ad accompagnarci nel nostro cammino con affetto.

Consiglio pastorale, Daniela, Don Nando

ORARI CELEBRAZIONI FESTIVE DAL 16 SETTEMBRE

Sabato sera:

Buon Pastore ore 18:30

Domenica:

Sant’Evasio: ore 10:00
San Pancrazio: ore 09:00 e ore 11:00
Buon Pastore: ore 11:00
Vicofertile: ore 11:15
Buon Pastore: ore 18:30

CAMMINI BIBLICI – GRUPPI DI ASCOLTO DELLA PAROLA

 

Lettera ai Filippesi
Don Nando Buon Pastore, giovedì ore21 o sabato ore 10. Inizio 5 e 7 Ottobre
Le crisi e la Parola
Don Nando e Daniela Baroni Buon Pastore, giovedì ore 21 o sabato ore 11. Inizio 12 e 14 Ottobre
Vangelo di Marco
Andrea Manzini, Suor Luisa, Don Nando San Pancrazio, martedì ore 21. Inizio 10 Ottobre
Vangelo di Matteo (II)
M. Teresa Filtri Buon Pastore, sabato ore 9. Inizio 14 Ottobre
Lettere ai Tessalonicesi
Rossana Pisi Buon Pastore, martedì ore 21. Inizio 10 Ottobre
Giuseppe e la fratellanza
Andrea Mozzarelli Vicofertile, martedì ore 21. Inizio 10 Ottobre
Lettere a Timoteo
Don Ercole Sant'Evasio, giovedì sera ore 21. Inizio 12 Ottobre
Introduzione alla Bibbia Don Ercole Vicofertile, martedì ore 21. Inizio 3 Ottobre

CAMMINI RAGAZZI e GIOVANI

Il cammino dei ragazzi continua negli itinerari di formazione di preadolescenti e giovanissimi: piedi, mani, testa e cuore per camminare e crescere insieme!

Proiezione video dei Campi estivi: teatro Buon Pastore, ore 21

  • LUNEDÌ 18 SETTEMBRE: L’ATTRAVERSATA - Campo a Bedonia
  • MARTEDÌ 19 SETTEMBRE: GIUSEPPE IL SOGNATORE - Campo a San Lorenzo
  • GIOVEDÌ 21 SETTEMBRE: IO SONO… - Campo a San Lorenzo

PROGETTO “CATECHESI INSIEME”

Dal mese di ottobre riprendono gli incontri di catechesi dell’iniziazione con i bambini e i loro genitori. dalla seconda elementare alla prima media.

  • VENERDÌ 22 SETTEMBRE ALLE ORE 21 IN S. EVASIO incontro dei genitori dei bambini di seconda elementare di S. Evasio e Buon Pastore che iniziano il cammino di catechesi.

CAMMINI COPPIE FIDANZATI e SPOSI

Riprendono i cammini in preparazione alla celebrazione del Sacramento del Matrimonio e, specialmente, i cammini dopo la Celebrazione. Non è facile ritagliarsi del tempo per la propria coppia, tra impegni, difficoltà e stanchezze, ma questo piccolo tempo mensile si rivela utile e prezioso per prendersi cura e nutrire la propria realtà di coppia, di famiglia.

  • DOMENICA 8 OTTOBRE AL BUON PASTORE: pomeriggio con le coppie di Sposi

CARITAS e CONDIVISIONE

Sempre più persone in difficoltà chiedono un aiuto. Ringraziamo tutte le persone che continuano a condividere la loro spesa, per quello che possono, a favore di chi ha bisogno. È preoccupazione dei Volontari della Caritas fare in modo che chiunque bussa possa essere accolto.

ANSPI

Il circolo ANSPI, in collaborazione con i circoli e le associazioni presenti nella Nuova Parrocchia, organizza momenti ludici, gite e pellegrinaggi, si prende cura dei campi da gioco, organizza il grest e le nostre feste come belle opportunità di aggregazione e condivisione.

In ogni ambito e attività parrocchiale c’è possibilità di partecipare
con il proprio tempo, le proprie idee, il proprio contributo.
A ciascuno l’invito cordiale a fare la propria parte: c’è posto per tutti!


30° ANNIVERSARIO DELLA DEDICAZIONE DELLA CHIESA DEL BUON PASTORE

Giovedì 28 settembre ore 21 - Veglia in ascolto della Parola

 “Giovani alla GMG di Lisbona” Mostra allestita dai giovani che hanno partecipato alla Giornata Mondiale della Gioventù

Sabato ore 18:30 – Domenica ore 11 e 18:30 Celebrazione eucaristica

Domenica 1° ottobre - pomeriggio insieme al Buon Pastore
organizzato dal circolo ANSPI e dai giovani della GMG

Il Tuo popolo in cammino (Apri la versione PDF)

Durante il cammino quaresimale abbiamo visto come in tutta la Bibbia i fiumi, le sorgenti, i pozzi sono i luoghi dove passa la storia della salvezza: dove c'è l'acqua sgorga la vita. I:Apocalisse conclude così: «A colui che ha sete io darò gratuitamente da bere alla sorgente dell'acqua della vita» (Ap 21,6). Fin dai primissimi secoli, la Chiesa ha visto in questa "fonte di acqua della vita" la prefigurazione, il simbolo del Battesimo.
È nella Veglia Pasquale dove il Battesimo trova la sua atmosfera vera, vitale. Collocare il Battesimo nella Veglia "Madre di tutte le veglie" significa collocarlo all'interno dellhsemblea "Madre di tutte le Assemblee". Il Battesimo, infatti, è il sacramento attraverso il quale siamo accolti nella Chiesa di cui l'Assemblea è la più alta e vera manifestazione.
Con particolare solennità si svolge il Rito dell'Acqua (erroneamente si parla di "benedizione" dell'acqua, infatti l'acqua è già benedetta, in quanto portatrice di vita). Mentre immerge il Cero nell'acqua nuova, così prega chi presiede la Celebrazione: «Discenda, Padre, in quest'acqua, per opera del tuo Figlio, la potenza dello Spirito Santo. Tutti coloro che in essa riceveranno il Battesimo, sepolti insieme con Cristo nella morte, con lui risorgano alla vita che non conosce la morte>>.
Siamo al cuore! Come non pensare a quello che leggiamo nel Giorno UNO: «lo Spirito aleggiava (covava, si librava) sulle acque>> (Gen 1,1)?! A cui fa eco Paolo, nell'ultima lettura della Veglia: «morti con Cristo, risorti con Cristo per una vita che ormai non conosce più la morte>> (Rm 6,3-n). Qgesto celebriamo la notte di Pasqua e in ogni Pasqua Settimanale, fino al compimento: la nostra ultima Pasqua, che noi
ostinatamente chiamiamo "morte". La Pasqua Battesimale ci proietta nell' Escaton, cioè nel compimento, nella pienezza!
I Riti dell'acqua, dunque, con la celebrazione dei Battesimi o la memoria del nostro Battesimo ci collocano al centro della Storia della Salvezza, al cuore del nostro vivere "già risorti con Cristo". Anche quest'anno, lhsemblea convocata la notte tra 1'8 e il 9 aprile sarà il vero segno memoriale che il Signore è risorto. Insieme alla natura che rinasce a primavera, in quella notte si alzerà il canto di lode al Padre della Vita che vince la morte. Noi, in quella notte, uniti un giorno a Cristo per l'Unzione crismale celebrata nel Battesimo e confermata nella Cresima, siamo invitati a riscoprire la nostra
vocazione di "re, sacerdote e projèta": voce di ogni creatura, cantori della vita, del desiderio di essere liberati dalla mortalità, annunciatori di una Salvezza donata e da condividere con ogni creatura.
Con particolare solennità, rinnoveremo le promesse del nostro Battesimo.