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Riletture del Vangelo di Don Nando

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Nota Qui troverai soltanto la rilettura del Vangelo. Nel fascicolo preparato per la Quaresima, troverai pure un’ampia rilettura dell’incontro di Dio con Abramo e Isacco al monte Moria. Lo puoi trovare sul Sito della Parrocchia: www.buonpastoreparma.it

Dal libro dell’Èsodo 20, 1-17 (Apri la versione PDF)

In quei giorni, Dio pronunciò tutte queste parole: «Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dalla terra d’Egitto, dalla condizione servile:

Non avrai altri dèi di fronte a me.

Non ti farai idolo né immagine alcuna di quanto è lassù nel cielo, né di quanto è quaggiù sulla terra, né di quanto è nelle acque sotto la terra.

Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai. Perché io, il Signore, tuo Dio, sono un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione, per coloro che mi odiano, ma che dimostra la sua bontà fino a mille generazioni, per quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti.

Non pronuncerai invano il nome del Signore, tuo Dio, perché il Signore non lascia impunito chi pronuncia il suo nome invano.

Ricòrdati del giorno del sabato per santificarlo. Sei giorni lavorerai e

farai ogni tuo lavoro; ma il settimo giorno è il sabato in onore del

Signore, tuo Dio: non farai alcun lavoro, né tu né tuo figlio né tua

figlia, né il tuo schiavo né la tua schiava, né il tuo bestiame, né il

forestiero che dimora presso di te. Perché in sei giorni il Signore ha

fatto il cielo e la terra e il mare e quanto è in essi, ma si è riposato il settimo giorno. Perciò il Signore ha benedetto il giorno del sabato e lo ha consacrato.

Onora tuo padre e tua madre, perché si prolunghino i tuoi giorni nel

paese che il Signore, tuo Dio, ti dà.

Non ucciderai.

Non commetterai adulterio.

Non ruberai.

Non pronuncerai falsa testimonianza contro il tuo prossimo.

Non desidererai la casa del tuo prossimo. Non desidererai la moglie del tuo prossimo, né il suo schiavo né la sua schiava, né il suo bue né il suo asino, né alcuna cosa che appartenga al tuo prossimo».

Salmo di risposta Salmo 18

R. Signore, tu hai parole di vita eterna.

La legge del Signore è perfetta,
rinfranca l’anima;
la testimonianza del Signore è stabile,
rende saggio il semplice. R.

I precetti del Signore sono retti,
fanno gioire il cuore;
il comando del Signore è limpido,
illumina gli occhi. R.

Il timore del Signore è puro,
rimane per sempre;
i giudizi del Signore sono fedeli,
sono tutti giusti. R.

Più preziosi dell’oro,
di molto oro fino,
più dolci del miele
e di un favo stillante. R.

Nota Qui troverai soltanto la rilettura del Vangelo. Nel fascicolo preparato per la Quaresima, troverai pure un’ampia rilettura dell’incontro di Dio con Abramo e Isacco al monte Moria. Lo puoi trovare sul Sito della Parrocchia: www.buonpastoreparma.it

Dal libro della Gènesi 22, 1-2.9a.10-13.15-18 (Apri la versione PDF)

In quei giorni, Dio mise alla prova Abramo e gli disse: «Abramo!».

Rispose: «Eccomi!». Riprese: «Prendi tuo figlio, il tuo unigenito che

ami, Isacco, va’ nel territorio di Mòria e offrilo in olocausto su di un

monte che io ti indicherò».

Così arrivarono al luogo che Dio gli aveva indicato; qui Abramo costruì l’altare, collocò la legna. Poi Abramo stese la mano e prese il

coltello per immolare suo figlio. Ma l’angelo del Signore lo chiamò dal cielo e gli disse: «Abramo, Abramo!». Rispose: «Eccomi!». L’angelo disse: «Non stendere la mano contro il ragazzo e non fargli niente! Ora so che tu temi Dio e non mi hai rifiutato tuo figlio, il tuo unigenito».

Allora Abramo alzò gli occhi e vide un ariete, impigliato con le corna

in un cespuglio. Abramo andò a prendere l’ariete e lo offrì in olocausto invece del figlio.

L’angelo del Signore chiamò dal cielo Abramo per la seconda volta e

disse: «Giuro per me stesso, oracolo del Signore: perché tu hai fatto questo e non hai risparmiato tuo figlio, il tuo unigenito, io ti colmerò di benedizioni e renderò molto numerosa la tua discendenza, come le stelle del cielo e come la sabbia che è sul lido del mare; la tua discendenza si impadronirà delle città dei nemici. Si diranno benedette nella tua discendenza tutte le nazioni della terra, perché tu hai obbedito alla mia voce».

Salmo di risposta  115 (116)

R. Camminerò alla presenza del Signore nella terra dei viventi.

Ho creduto anche quando dicevo:
«Sono troppo infelice».
Agli occhi del Signore è preziosa
la morte dei suoi fedeli. R.

Ti prego, Signore, perché sono tuo servo;
io sono tuo servo, figlio della tua schiava:
tu hai spezzato le mie catene.
A te offrirò un sacrificio di ringraziamento
e invocherò il nome del Signore. R.

Adempirò i miei voti al Signore
davanti a tutto il suo popolo,
negli atri della casa del Signore,
in mezzo a te, Gerusalemme. R.

L’impegno incondizionato di Dio [nei confronti dell’uomo]

PREMESSA: la riflessione che trovi qui va completata con il fascicolo sulla Quaresima, Anno B: L’ALLEANZA. Lo puoi trovare sul Sito della Parrocchia: www.buonpastoreparma.it

Dal libro della Gènesi 9, 8-15 (Apri la versione PDF)

Dio disse a Noè e ai suoi figli con lui: «Quanto a me, ecco io stabilisco la mia alleanza con voi e con i vostri discendenti dopo di voi, con ogni essere vivente che è con voi, uccelli, bestiame e animali selvatici, con tutti gli animali che sono usciti dall’arca, con tutti gli animali della terra. Io stabilisco la mia alleanza con voi: non sarà più distrutta alcuna carne dalle acque del diluvio, né il diluvio devasterà più la terra».

Dio disse:

«Questo è il segno dell’alleanza,
che io pongo tra me e voi
e ogni essere vivente che è con voi,
per tutte le generazioni future.
Pongo il mio arco sulle nubi,
perché sia il segno dell’alleanza
tra me e la terra.
Quando ammasserò le nubi sulla terra
e apparirà l’arco sulle nubi,
ricorderò la mia alleanza
che è tra me e voi
e ogni essere che vive in ogni carne,
e non ci saranno più le acque per il diluvio,
per distruggere ogni carne».

Salmo di risposta Salmo24 (25)

R. Tutti i sentieri del Signore sono amore e fedeltà.

Fammi conoscere, Signore, le tue vie,
insegnami i tuoi sentieri.
Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi,
perché sei tu il Dio della mia salvezza. R.

Ricòrdati, Signore, della tua misericordia
e del tuo amore, che è da sempre.
Ricòrdati di me nella tua misericordia,
per la tua bontà, Signore. R.

Buono e retto è il Signore,
indica ai peccatori la via giusta;
guida i poveri secondo giustizia,
insegna ai poveri la sua via. R.

בְּרִ֔ית
ALLEANZA

Parola nella seconda riga dell’icona di Mosè
(Apri la versione PDF)

Presso gli Ebrei "alleanza" indicava il rapporto di convivenza di due parti, con i diritti e i doveri che ne derivavano. Nella Bibbia, il termine ricorre per ricordare l'alleanza tra Yahweh e l'umanità, per esempio quando, dopo il diluvio universale, Yahweh, fa il patto di non sterminare più l'umanità con l'inondazione completa della Terra e a riprova di ciò indica l'arcobaleno come simbolo di tale patto. Tra le molte alleanze tra Yahweh ed il popolo d'Israele, la più importante è quella avvenuta sul monte Sinai. Nel corso della storia, poi, a motivo delle continue infedeltà ai “patti di alleanza” Dio rinnoverà più e più volte questa alleanza, fino alla ”Alleanza nuova” nella Pasqua di suo Figlio Cristo Gesù.

La parola usata per dire alleanza è בְּרִ֔ית (berit) che significa impegno. Tradurre alleanza non rende piena giustizia al suo vero significato. Infatti «Voi sarete il mio popolo e io sarò il vostro Dio» è la formula che nella Bibbia indica l’impegno solenne che Dio si assume di fronte al suo popolo. Su tale impegno si fonda l’intera rivelazione biblica. La Bibbia contiene varie narrazioni di alleanze, che presentano caratteri differenti, che si è soliti classificare come “alleanze unilaterali”, quelle in cui è solo un partner (Dio in questo caso) ad impegnarsi, e “alleanze bilaterali”, quelle in cui sono tenuti agli impegni entrambi i partner. Tutta la storia biblica, però, testimonia che le varie alleanze hanno sempre avuto un solo partner fedele: Dio! Solo Gesù di Nazareth è stato fedele alla alleanza con Dio. Questo significa alleanza nuova (Mc 14, 24): questa Nuova Alleanza la celebra come Pane spezzato e Sangue versato (linguaggio parlante per dire dono della propria vita!) invitando ciascuno di noi a mangiare e a bere: cioè a fare altrettanto!

Dal libro del Levìtico Lv 13,1-2.45-46 (Apri la versione PDF)

Il Signore parlò a Mosè e ad Aronne e disse:

«Se qualcuno ha sulla pelle del corpo un tumore o una pustola o macchia bianca che faccia sospettare una piaga di lebbra, quel tale sarà condotto dal sacerdote Aronne o da qualcuno dei sacerdoti, suoi figli.

Il lebbroso colpito da piaghe porterà vesti strappate e il capo scoperto; velato fino al labbro superiore, andrà gridando: “Impuro! Impuro!”.

Sarà impuro finché durerà in lui il male; è impuro, se ne starà solo, abiterà fuori dell’accampamento».

Salmo di risposta Dal Salmo 31

R. Tu sei il mio rifugio, mi liberi dall’angoscia.

Beato l’uomo a cui è tolta la colpa
e coperto il peccato.
Beato l’uomo a cui Dio non imputa il delitto
e nel cui spirito non è inganno. R.

Ti ho fatto conoscere il mio peccato,
non ho coperto la mia colpa.
Ho detto: «Confesserò al Signore le mie iniquità»
e tu hai tolto la mia colpa e il mio peccato. R.

Rallegratevi nel Signore ed esultate, o giusti!
Voi tutti, retti di cuore, gridate di gioia! R.