[Fuori della chiesa, si prepara un fuoco che divampi. I partecipanti al gruppo biblico “Le cinque domande di sempre” sono attorno al fuoco. Le incaricate portano i cesti e le candele. Quando l’assemblea si è radunata, viene il celebrante con i ministri, uno dei quali porta il cero pasquale. Il celebrante saluta l’assemblea e tiene una breve esortazione sulla Veglia pasquale.]
Guida. Stiamo celebrando i giorni della Pasqua. Siamo giunti al momento culminante: questa notte celebriamo le nostre radici più profonde per rinnovarci come uomini e donne nati dalla Pasqua di Cristo. Usciamo, in silenzio, nel chiostro.
LITURGIA DELLA LUCE
Guida. Prima parte della veglia. La liturgia della luce. Il cero acceso dal nuovo fuoco sta ad indicare Cristo risorto che vince le nostre tenebre.
Presbitero. Fratelli e sorelle, in questa santissima notte, nella quale il Signore nostro Gesù Cristo è passato dalla morte alla vita, la Chiesa invita i suoi figli sparsi nel mondo e raccogliersi per vegliare e pregare. Rivivremo la Pasqua del Signore nell’ascolto della Parola e nella partecipazione ai Sacramenti; Cristo risorto confermerà in noi la speranza di partecipare alla sua vittoria sulla morte e di vivere con lui in Dio Padre.
O Padre, che per mezzo del tuo Figlio ci hai comunicato la fiamma viva della tua gloria, benedici questo fuoco nuovo, fa’ che le feste pasquali accendano in noi il desiderio del cielo e ci guidino, rinnovati nello spirito, alla festa dello splendore eterno.
Per Cristo nostro Signore. Amen.
[Colui che presiede accende il cero pasquale al fuoco nuovo, dicendo:]
Pres. La luce del Cristo che risorge glorioso
disperda le tenebre del cuore e dello spirito.
[Colui che presiede prende il cero pasquale, lo solleva e canta:]
Pres. Cristo luce del mondo. Ass. Rendiamo grazie a Dio.
[Poi entra nella cappella feriale ed elevando il cero, canta:]
Pres. Cristo luce del mondo. Ass. Rendiamo grazie a Dio.
[Poi entra nell’aula grande e, giunto davanti al fonte battesimale, elevando il cero, canta:]
Pres. Cristo luce del mondo. Ass. Rendiamo grazie a Dio.
[Mentre l’assemblea, seguendo il cero, entra nell’aula e prende posto,
il coro canta l’introito e si accendono le luci nella chiesa.
Colui che presiede, giunto all’altare, si reca alla sede.
Il cero pasquale è posto sul piedistallo preparato presso l’ambone.]
La luce di Cristo ci guida
illumina i cuori in attesa
in questa santissima notte
l’Amore ha vinto la morte.
Risvègliati tu che ora dormi
ridèstati, sorgi dai morti
la luce del Cristo vivente
t’illumina e dona la vita.
Pres. Cristo luce del mondo.
Ass. Rendiamo grazie a Dio.
La luce di Cristo Pastore
raccoglie i figli dispersi
l’amore ostinato del Padre
in Lui ogni uomo ha cercato.
Trovati dal Servo fedele
salvati dal dono d’Amore
chiamati alla festa di Vita
vegliamo con Cristo Signore.
Pres. Cristo luce del mondo.
Ass. Rendiamo grazie a Dio.
O Cristo, hai vinto la morte
tu, Uomo, l’hai attraversata
tu, Figlio, Amico e Agnello,
ci mostri il Volto di Dio.
La Voce del Padre proclama:
“Tu, Figlio diletto e Amato!”
Tu vera Parola di Dio!
Tu Via, Tu Vita per l’uomo.
Pres. Cristo luce del mondo.
Ass. Rendiamo grazie a Dio.
ANNUNCIO PASQUALE
[Viene proclamato il preconio pasquale dall’ambone: tutti i presenti stanno in piedi e tengono in mano la candela accesa.]
Lettore Sarà la notte a ingoiare questa nostra terra, fino a farla scomparire nell'oscurità?
Pres. Fratello, sorella, la luce di Cristo risorto è più forte di qualsiasi notte.
Lettore Sarà il silenzio a pesare come una cappa di piombo sui nostri cuori, resi muti dall'abbandono?
Pres. Fratello, sorella, per noi c’è una Parola d'amore che narra la splendida storia di Dio con l'umanità.
Lettore Saranno i deserti a invadere il mondo e noi ci porteremo dentro per sempre una sete inestinguibile?
Pres. Fratello, sorella, l'acqua viva del Battesimo trasfigura la nostra esistenza e la rende finalmente feconda.
Lettore Saranno la fame e la stanchezza a prevalere sulle nostre povere membra?
Pres. Fratello, sorella, per noi sulla tavola c'è una Parola e un Pane: è lui, il Signore crocifisso e risorto, che accetta di spezzarsi per noi, per donarci una forza che non viene meno.
Coro O notte più chiara del giorno.
Notte in cui l'amore esce dalla tomba.
Notte che libera Gesù dal sepolcro.
Tutti Notte più candida della neve.
Notte più ardente dei nostri ceri.
Notte più chiara del giorno.
Coro O notte di memorie e speranze
Notte di veglia per tutto il Corpo.
Notte in cui il Soffio di Dio percorre la terra.
Tutti Notte che si riempie di stelle.
Notte di vittoria che uccide la morte.
Notte di memorie e speranze.
Coro Notte più vasta della pace.
Notte che sottomette il mondo oscuro.
Notte in cui la grazia irraggia come gloria.
Tutti Notte che attrae la nostra storia.
Notte che rinnova il cuore impuro.
Notte più vasta della pace.
Tutti O notte più forte del tempo.
Notte del Vivente sull'universo.
Notte di parola che colma ogni silenzio.
Tutti Notte in cui la Chiesa viene alla luce.
Notte dell'acqua viva dopo il gelo dell'inverno.
Notte più forte del tempo.
LITURGIA DELLA PAROLA
Guida. Seconda parte della veglia. Un lungo ascolto della Parola. Il racconto di quanto Dio da sempre sta facendo per l’umanità. Al termine di ogni brano “Rendiamo grazie al Signore” e meditiamo ogni racconto con il canto del salmo.
[Spente le candele, tutti si siedono. Prima di iniziare la lettura della parola di Dio, il presbitero si rivolge all’assemblea:]
Presbitero. Fratelli e sorelle, dopo il solenne inizio della Veglia, ascoltiamo con cuore sereno la parola di Dio. Meditiamo come nell’antica alleanza Dio ha salvato il suo popolo e, nella pienezza dei tempi, ha mandato a noi il suo Figlio come redentore. Preghiamo perché Dio nostro Padre porti a compimento quest’opera di salvezza realizzata nella Pasqua.
Dal libro della Gènesi 1,1 - 2,2
[Primo lettore] - In principio Dio creò il cielo e la terra. La terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l’abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque.
Dio disse: «Sia la luce!». E la luce fu. Dio vide che la luce era cosa buona e Dio separò la luce dalle tenebre. Dio chiamò la luce giorno, mentre chiamò le tenebre notte. E fu sera e fu mattina: giorno primo.
[Secondo lettore] - Dio disse: «Sia un firmamento in mezzo alle acque per separare le acque dalle acque». Dio fece il firmamento e separò le acque che sono sotto il firmamento dalle acque che sono sopra il firmamento. E così avvenne. Dio chiamò il firmamento cielo. E fu sera e fu mattina: secondo giorno.
[Terzo lettore] - Dio disse: «Le acque che sono sotto il cielo si raccolgano in un unico luogo e appaia l’asciutto». E così avvenne. Dio chiamò l’asciutto terra, mentre chiamò la massa delle acque mare. Dio vide che era cosa buona. Dio disse: «La terra produca germogli, erbe che producono seme e alberi da frutto, che fanno sulla terra frutto con il seme, ciascuno secondo la propria specie». E così avvenne. Dio vide che era cosa buona. E fu sera e fu mattina: terzo giorno.
[Quarto lettore] - Dio disse: «Ci siano fonti di luce nel firmamento del cielo, per separare il giorno dalla notte; siano segni per le feste, per i giorni e per gli anni e siano fonti di luce nel firmamento del cielo per illuminare la terra». E così avvenne. Dio vide che era cosa buona. E fu sera e fu mattina: quarto giorno.
[Quinto lettore] - Dio disse: «Le acque brùlichino di esseri viventi e uccelli volino sopra la terra, davanti al firmamento del cielo». Dio creò i grandi mostri marini e tutti gli esseri viventi che guizzano e brùlicano nelle acque, secondo la loro specie, e tutti gli uccelli alati, secondo la loro specie. Dio vide che era cosa buona. Dio li benedisse: «Siate fecondi e moltiplicatevi e riempite le acque dei mari; gli uccelli si moltìplichino sulla terra». E fu sera e fu mattina: quinto giorno.
[Sesto lettore] - Dio disse: «La terra produca esseri viventi secondo la loro specie: bestiame, rettili e animali selvatici, secondo la loro specie». E così avvenne. Dio vide che era cosa buona.
[Tutti sono invitati ad alzarsi in piedi]
Dio disse: «Facciamo l’uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza». E Dio creò l’uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò: maschio e femmina li creò. Dio li benedisse e Dio disse loro: «Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra e soggiogatela, dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente che striscia sulla terra». E così avvenne. Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona. E fu sera e fu mattina: sesto giorno.
[Settimo lettore] - Così furono portati a compimento il cielo e la terra e tutte le loro schiere.
Dio, nel settimo giorno, portò a compimento il lavoro che aveva fatto e cessò nel settimo giorno da ogni suo lavoro che aveva fatto.
Rendiamo grazie al Signore.
[Tutti sono invitati a sedersi per un momento di “riposo” nel silenzio che contempla]
Sal 103 Rit. Manda il tuo Spirito e rinnova la terra.
Benedici il Signore, anima mia,
Signore, mio Dio, quanto sei grande!
Rivestito di maestà e di splendore,
avvolto di luce come di un manto.
Hai fondato la terra sulle sue basi,
non potrà mai vacillare.
L'oceano l'avvolgeva come un manto,
le acque coprivano le montagne. Rit.
Alle spalle e di fronte mi circondi
e poni su di me la tua mano.
Stupenda per me la tua saggezza,
troppo alta, e io non la comprendo.
Quanto sono grandi, Signore, le tue opere!
Tutto hai fatto con saggezza,
la terra è piena delle tue creature.
Benedici il Signore, anima mia. Rit.
Presbitero. Preghiamo.
Dio onnipotente ed eterno,
meraviglioso in tutte le opere del tuo amore,
illumina i figli da te redenti
perché comprendano che,
se fu grande all’inizio la creazione del mondo,
ben più grande, nella pienezza dei tempi,
fu l’opera della nostra redenzione,
nel sacrificio pasquale di Cristo Signore.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
Dal libro dell’Èsodo 14,15- 15,1
In quei giorni, il Signore disse a Mosè: «Perché gridi verso di me? Ordina agli Israeliti di riprendere il cammino. Tu intanto alza il bastone, stendi la mano sul mare e dividilo, perché gli Israeliti entrino nel mare all’asciutto. Ecco, io rendo ostinato il cuore degli Egiziani, così che entrino dietro di loro e io dimostri la mia gloria sul faraone e tutto il suo esercito, sui suoi carri e sui suoi cavalieri. Gli Egiziani sapranno che io sono il Signore, quando dimostrerò la mia gloria contro il faraone, i suoi carri e i suoi cavalieri». L’angelo di Dio, che precedeva l’accampamento d’Israele, cambiò posto e passò indietro. Anche la colonna di nube si mosse e dal davanti passò dietro. Andò a porsi tra l’accampa-mento degli Egiziani e quello d’Israele. La nube era tenebrosa per gli uni, mentre per gli altri illuminava la notte; così gli uni non poterono avvicinarsi agli altri durante tutta la notte.
Allora Mosè stese la mano sul mare. E il Signore durante tutta la notte risospinse il mare con un forte vento d’oriente, rendendolo asciutto; le acque si divisero. Gli Israeliti entrarono nel mare sull’asciutto, mentre le acque erano per loro un muro a destra e a sinistra. Gli Egiziani li inseguirono, e tutti i cavalli del faraone, i suoi carri e i suoi cavalieri entrarono dietro di loro in mezzo al mare.
Ma alla veglia del mattino il Signore, dalla colonna di fuoco e di nube, gettò uno sguardo sul campo degli Egiziani e lo mise in rotta. Frenò le ruote dei loro carri, così che a stento riuscivano a spingerle. Allora gli Egiziani dissero: «Fuggiamo di fronte a Israele, perché il Signore combatte per loro contro gli Egiziani!».
In quel giorno il Signore salvò Israele dalla mano degli Egiziani, e Israele vide gli Egiziani morti sulla riva del mare; Israele vide la mano potente con la quale il Signore aveva agito contro l’Egitto, e il popolo temette il Signore e credette in lui e in Mosè suo servo.
Allora Mosè e gli Israeliti cantarono questo canto al Signore e dissero:
Rit. Cantiamo la vittoria del Signore: ha mirabilmente trionfato.
Voglio cantare in onore del Signore:
veramente grande è il suo trionfo,
ha gettato in mare cavallo e cavaliere:
è il Dio di Mio Padre, lo voglio ringraziare. Rit.
Al soffio della tua ira si accumularono le acque,
si alzarono le onde come un argine,
si rappresero gli abissi in fondo al mare.
Chi è come te fra gli dei, Signore? Rit.
Fai entrare il tuo popolo
E lo pianti sul monte della tua eredità,
luogo che per tua sede, Signore, hai preparato:
il Signore regna in eterno e per sempre. Rit.
Presbitero. Preghiamo.
O Dio, che hai rivelato nella luce della nuova alleanza
il significato degli antichi prodigi
così che il Mar Rosso fosse l’immagine del fonte battesimale
e il popolo liberato dalla schiavitù
prefigurasse il popolo cristiano,
concedi che tutti gli uomini, mediante la fede,
siano resi partecipi del privilegio dei figli d’Israele
e siano rigenerati dal dono del tuo Spirito.
Per Cristo nostro Signore. Amen.
Dal libro del profeta Ezechièle 36,16-17a.18-28
Mi fu rivolta questa parola del Signore: «Figlio dell’uomo, la casa d’Israele, quando abitava la sua terra, la rese impura con la sua condotta e le sue azioni. Perciò ho riversato su di loro la mia ira per il sangue che avevano sparso nel paese e per gli idoli con i quali l’avevano contaminato. Li ho dispersi fra le nazioni e sono stati dispersi in altri territori: li ho giudicati secondo la loro condotta e le loro azioni.
Giunsero fra le nazioni dove erano stati spinti e profanarono il mio nome santo, perché di loro si diceva: “Costoro sono il popolo del Signore e tuttavia sono stati scacciati dal suo paese”.
Ma io ho avuto riguardo del mio nome santo, che la casa d’Israele aveva profanato fra le nazioni presso le quali era giunta.
Perciò annuncia alla casa d’Israele: “Così dice il Signore Dio: Io agisco non per riguardo a voi, casa d’Israele, ma per amore del mio nome santo, che voi avete profanato fra le nazioni presso le quali siete giunti. Santificherò il mio nome grande, profanato fra le nazioni, profanato da voi in mezzo a loro. Allora le nazioni sapranno che io sono il Signore, quando mostrerò la mia santità in voi davanti ai loro occhi. Vi prenderò dalle nazioni, vi radunerò da ogni terra e vi condurrò sul vostro suolo.
Vi aspergerò con acqua pura e sarete purificati; io vi purificherò da tutte le vostre impurità e da tutti i vostri idoli; vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo, toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne.
Porrò il mio spirito dentro di voi e vi farò vivere secondo le mie leggi e vi farò osservare e mettere in pratica le mie norme. Abiterete nella terra che io diedi ai vostri padri; voi sarete il mio popolo e io sarò il vostro Dio”».
Rendiamo grazie al Signore.
Is 12 Rit. Dio è la mia roccia, Dio è mia difesa, nulla mi farà paura.
Ecco, Dio è la mia salvezza;
io avrò fiducia, non avrò timore,
perché mia forza e mio canto è il Signore,
egli è stato la mia salvezza. Rit.
Attingeremo acqua con gioia
alle sorgenti della salvezza.
Rendiamo grazie al Signore
e invochiamo il suo nome,
proclamiamo fra i popoli le sue opere,
ricordiamo che il suo nome è sublime.
Cantate inni al Signore, perché ha fatto cose eccelse,
le conosca tutta la terra.
Canta ed esulta, tu che abiti in Sion,
perché grande in mezzo a te è il Santo d’Israele. Rit.
Presbitero. Preghiamo.
O Dio, che nelle pagine dell’Antico e Nuovo Testamento
ci insegni a celebrare il mistero pasquale,
fa’ che comprendiamo l’opera della tua misericordia,
perché i doni che oggi riceviamo
confermino in noi la speranza dei beni futuri:
ciò che è distrutto si ricostruisce, ciò che è invecchiato si rinnova
e tutto ritorna alla sua integrità,
per mezzo del Cristo, che è principio di ogni cosa.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
[Il coro intona l’inno Gloria a Dio, che viene cantato da tutti.]
Rit. Gloria a Dio nell’alto dei cieli.
Pace in terra all’uomo che Tu ami!
Presbitero. Preghiamo. O Dio, che illumini questa santissima notte con la gloria della risurrezione del Signore, ravviva nella tua famiglia lo spirito di adozione filiale, perché, rinnovati nel corpo e nell’anima, siamo sempre fedeli al tuo servizio. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani 6,3-11
Fratelli, quanti siamo stati immersi in Cristo Gesù, nella morte di lui siamo stati immersi. Siamo stati con-sepolti dunque con lui per mezzo dell’immersione per la morte, affinché come risuscitò Cristo dai morti per la gloria del Padre, così anche noi camminassimo in novità di vita.
Se infatti siamo stati con-innestati a somiglianza della sua morte, ma anche della risurrezione saremo [con-innestati].
Sapendo questo: che il nostro uomo vecchio è stato con-crocefisso, affinché fosse inoperante il corpo del peccato, perché noi non servissimo più al peccato.
Se ora siamo morti con Cristo, crediamo anche che con-vivremo con lui, sapendo che Cristo risuscitato dai morti non muore più, la morte di lui non ha più potere.
Rit. Alleluia, alleluia, è risorto il Signore.
Rendete grazie al Signore perché è buono,
perché il suo amore è per sempre.
Lo dica Israele: | «Il suo amore è per sempre». Rit.
La destra del Signore si è innalzata,
la destra del Signore ha fatto prodezze.
Non morirò, ma resterò in vita
e annuncerò le opere del Signore. Rit.
La pietra scartata dai costruttori
è divenuta la pietra d’angolo.
Questo è stato fatto dal Signore:
una meraviglia ai nostri occhi. Rit.
Dal Vangelo secondo Matteo 28,1-10
Dopo il sabato, all’alba del primo giorno della settimana, Maria di Màgdala e l’altra Maria andarono a visitare la tomba.
Ed ecco, vi fu un gran terremoto. Un angelo del Signore, infatti, sceso dal cielo, si avvicinò, rotolò la pietra e si pose a sedere su di essa. Il suo aspetto era come folgore e il suo vestito bianco come neve. Per lo spavento che ebbero di lui, le guardie furono scosse e rimasero come morte.
L’angelo disse alle donne: «Voi non abbiate paura! So che cercate Gesù, il crocifisso. Non è qui. È risorto, infatti, come aveva detto; venite, guardate il luogo dove era stato deposto. Presto, andate a dire ai suoi discepoli: “È risorto dai morti, ed ecco, vi precede in Galilea; là lo vedrete”. Ecco, io ve l’ho detto».
Abbandonato in fretta il sepolcro con timore e gioia grande, le donne corsero a dare l’annuncio ai suoi discepoli.
Ed ecco, Gesù venne loro incontro e disse: «Salute a voi!». Ed esse si avvicinarono, gli abbracciarono i piedi e lo adorarono. Allora Gesù disse loro: «Non temete; andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: là mi vedranno».
Alleluia, alleluia, è risorto il Signore.
LITURGIA BATTESIMALE
Guida. Terza parte della Veglia. Liturgia Battesimale: benedizione dell’acqua e rinnovo delle promesse del nostro Battesimo. Invocando alcuni nostri fratelli che già hanno attraversato la morte, ci incamminiamo verso il fonte.
[Il celebrante, con i ministri, si reca al fonte]
Signore, pietà! Signore, pietà!
Cristo, pietà! Cristo, pietà!
Signore, pietà! Signore, pietà!
Padre, fonte della vita Pietà di noi!
Figlio, Parola fatta carne Pietà di noi!
Spirito Santo, potenza dell’amore Pietà di noi!
Pietro, roccia della Chiesa Prega per noi!
Giovanni, discepolo amato dal Signore Prega per noi!
Paolo, prigioniero dell’amore di Cristo Prega per noi!
Stefano, primo martire Prega per noi!
Lorenzo, diacono perfetto nel martirio Prega per noi!
Voi tutti martiri che avete vinto il mondo Pregate per noi!
Agostino, cantore della sete di Dio Prega per noi!
Francesco, povero in perfetta letizia Prega per noi!
Chiara testimone del Vangelo Prega per noi!
Bernardo, patrono della nostra Chiesa Prega per noi!
Ilario, difensore della fede Prega per noi!
Terenziano, Pancrazio, Evasio e Geminiano Pregate per noi!
Da ogni male e da ogni peccato Liberaci, Signore!
Dall’orgoglio e dallo spirito di divisione Liberaci, Signore!
Dall’incapacità di perdonare Liberaci, Signore!
Per il mistero della tua Incarnazione Salvaci, Signore!
Per il mistero della tua morte e risurrezione Salvaci, Signore!
Per il mistero della tua misericordiosa venuta Salvaci, Signore!
[Benedizione dell'acqua battesimale]
Presbitero. Fratelli e sorelle carissimi, invochiamo la benedizione di Dio Padre onnipotente su questo fonte battesimale, perché tutti quelli che nel Battesimo saranno rigenerati in Cristo, siano accolti nella famiglia di Dio.
Guida. Il cero, segno del Risorto, viene immerso nell’acqua battesimale, come segno di Cristo che santifica l’acqua per i nostri battesimi.
[Immergendo, secondo l’opportunità, il cero pasquale nell’acqua]:
Pres. Benedetto sei tu, Dio, Padre onnipotente:
hai creato l'acqua che purifica e dà vita.
Ass. Gloria a te, o Signore!
Pres. Benedetto sei tu, Dio, unico Figlio, Gesù Cristo:
hai versato dal tuo fianco acqua e sangue,
perché dalla tua morte e risurrezione nascesse la Chiesa.
Ass. Gloria a te, o Signore!
Pres. Benedetto sei tu, Dio, Spirito Santo:
hai consacrato il Cristo nel battesimo del Giordano,
perché noi tutti fossimo in te battezzati.
Ass. Gloria a te, o Signore!
Pres. Discenda, Padre, in quest’acqua, per opera del tuo Figlio, la potenza dello Spirito Santo. Tutti coloro che in essa riceveranno il Battesimo, sepolti insieme con Cristo nella morte con lui risorgano alla vita immortale. Per Cristo nostro Signore. Amen.
[Rinnoviamo le promesse battesimali]
Fratelli e sorelle, per mezzo dell’immersione battesimale siamo divenuti partecipi del mistero pasquale di Cristo, siamo stati sepolti insieme con lui nella morte, per risorgere con lui a vita nuova. Ora, al termine del cammino quaresimale, rinnoviamo le promesse del nostro Battesimo, con le quali un giorno abbiamo rinunziato a tutto ciò che ci divide dal Signore e ci siamo impegnati a servire fedelmente Dio nella santa Chiesa cattolica.
Pres. Rinunciate a tutto ciò che ci divide dal Signore ?
Ass. Rinuncio.
Pres. Rinunciate alle seduzioni dell’egoismo ?
Ass. Rinuncio.
Pres. Rinunciate alla pigrizia nell’ascoltare e nel seguire il Signore?
Ass. Rinuncio.
Pres. Vi fidate di Dio Padre Misericordioso ?
Ass. Mi fido.
Pres. Vi fidate di Gesù Cristo che ci ha rivelato l’Amore del Padre ?
Ass. Mi fido.
Pres. Vi fidate dello Spirito Santo che, nella Chiesa, ci dona il Perdono del Padre ?
Ass. Mi fido.
Pres. Questa è la nostra fede. Questa è la fede della Chiesa.
E noi ci gloriamo di professarla,
in Cristo Gesù nostro Signore. Amen.
[Ritorno e aspersione dell’Assemblea]
Guida Con la stessa acqua anche noi veniamo aspersi in memoria del nostro battesimo. Seguiamo cantando:
Ass. Alleluia, alleluia.
[Il sacerdote asperge l’assemblea con l’acqua benedetta]
LITURGIA EUCARISTICA
Guida. Quarta parte della veglia. La Cena. Spezzando il pane e benedicendo il Calice incominciamo subito a fare memoria di quanto abbiamo appena raccontato. Con particolare cura prepariamo la mensa, mentre cantiamo:
È RISORTO
Perché cercate tra i morti Colui che ora vive?
È risorto, come aveva promesso quando era con loro.
Rit. Noi non cerchiamo tra i morti Colui che ora vive!
È risorto, come aveva promesso quando era con loro.
Da Gerusalemme dove il Maestro era morto
Nella sera se ne andavano tristi verso Emmaus.
«Noi speravamo» confidano al Forestiero,
finché alla Cena si aprirono i loro occhi. Rit.
Come la donna che corre nel mattino
per cercare il suo amato nascosto dal buio,
la Maddalena cerca nel giardino il Signore morto,
ma nel giorno nuovo Lui la chiama per nome. Rit.
Tommaso era assente quella sera,
non si fida della parola dei suoi.
Troppe volte era stato deluso da quell’uomo,
vuole capire come un morto vive. Rit.
CRISTO NOSTRA PASQUA
Cristo nostra Pasqua,
guida nel cammino,
Tu conduci il mondo
alla vera libertà,
nulla temeremo
se Tu sarai con noi.
Cristo nostra Pasqua,
dono di salvezza,
riconciliazione,
strumento di unità,
con il tuo perdono
vivremo sempre in te.
Cristo Salvatore,
nostro Redentore,
Pane della Pasqua
Tu sei in mezzo a noi;
Tu Pastore e guida
sei dell'umanità.
IO SARÒ CON VOI
Io sarò con voi e non vi lascerò mai soli:
vivete in unità, la pace sia con voi.
Per l’amore che vi dò rimanete in me
Io sarò la fonte della carità.
Tu sarai con noi e non ci lascerai mai soli:
camminerai con noi e nell’amore tuo
questa vita fiorirà, si rinnoverà
e sarà una luce per l’umanità.
No, non ci sarà amore grande come questo:
chi per gli amici suoi, la vita donerà
e la vita Io vi dò, siate amici miei
voi vivrete sempre nella carità.
No, non ci sarà amore grande come questo:
chi per gli amici suoi, la vita donerà
e la vita tu ci dai, siamo amici tuoi,
noi vivremo sempre nella tua bontà.
Chi rimane in me è un tralcio vivo che dà frutto
abbiate fede in me, io non vi lascerò
ed amatevi tra voi, come vi amo io:
è il comandamento, la mia volontà.
Chi rimane in te è un tralcio vivo che dà frutto
abbiamo fede in te, tu non ci lascerai
ci ameremo tra di noi, come ci ami tu:
è il comandamento, la tua volontà.