Da “Libro che parla di Dio” a “Libro che parla dell’uomo” il cammino non è breve.
Mi sono ormai fatto la convinzione – spero motivata – che un vero lettore della Bibbia possa giungere al cuore delle Scritture quando la sua ricerca di Dio sfocia nella scoperta che, di fatto, è Dio che cerca l’uomo.
Occorre, per questo, dotarci di strumenti idonei, nuovi, diversi da quelli che ci hanno indicato e abbiamo cercato di utilizzare nel passato.
Il Concilio Vaticano II ci invita a riportare la Parola al centro delle nostre vite. Quando ci ritroviamo, la Domenica, per celebrare il Risorto, sempre dobbiamo tener presente questo: il nostro è un ritrovarci attorno a due Mense: la Parola (Ambone) e il Pane (la Tavola).
È questa la Parola che anima, illumina, guida il nostro cercare. Scrivono questi Ragazzi: «La Bibbia però non offre un messaggio definitivo o comunque non lo presenta in modo esplicito: richiede quindi lettori intelligenti, attivi».
Questo Quaderno 2° ne è una riprova: questi Giovani, continuando il loro indagare sulle Scritture, stanno da tempo approdando e riflettendo su quanto di più umano, più problematico, l’uomo sperimenta: l’esperienza del limite. È una riflessione a più voci. Proprio per questo molto interessante. Ci consegnano, tra le altre, anche questa perla: «Questo costante desiderio di superamento del limite è quindi insito nella natura umana o è la società che lo crea?».
Sono una bella speranza, non solo per la nostra Comunità.
Ascoltiamoli!
d Nando, 2 ottobre 2022, XXIX della Dedicazione